“Amiamo e rispettiamo la nostra terra fin dalle origini”
La storia di questa cantina inizia negli anni ’70 quando il papà di Francesco, Luigi, era già orientato a trattamenti della vigna non invasivi che andassero a valorizzare il suolo e i micro organismi presenti. Il papà in quegli anni fonda anche una cooperativa con altri produttori per recuperare altri campi e sviluppare un’agricoltura circolare basata sull’allevamento di capre e la coltura dei vigneti. Sono gli anni in cui la cooperativa vende uva bio a Gino Fasoli, storico produttore biologico veronese.
“Genuinità, linearità e semplicità”
Negli anni successivi comincia a fare numerose risistemazioni ai terreni cercando sempre di rispettare il paesaggio agricolo tradizionale e le sue caratteristiche di conformazione naturale. Negli appezzamenti pianta viti, ciliegi e olivi mantenendo nelle zone più ripide le siepi e il bosco. E proprio grazie a questo approccio “naturale” e “conservativo” che nel 1989 l’azienda viene certificata biologica e nel 1993 arriva la certificazione europea. Nel 2010 il grande passo: l’azienda prende il nome attuale di Terre di Gnirega ed entra il figlio Francesco, dopo studi in agronomia ed enologia. Dal 2010 Gigi e Francesco cominciano a vinificare le loro uve, seguendo sempre il metodo biologico e quell’approccio naturale che gli aveva contraddistinti fin dalle origini. I vini prodotti sono i vini classici della Valpolicella: Valpolicella Classico DOC, Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC, Amarone della Valpolicella DOCG e Recioto della Valpolicella DOCG e un IGT Passito Bianco del Veneto.
La prima vinificazione di Francesco in autonomia è nel 2014. Il primo grande amore è il suo Valpolicella, quello che più rappresenta il territorio e l’annata. E’ un vino diretto, sincero e vero. La sua idea di vino è proprio questa, ben lontana dalla Valpolicella di oggi.
Le vinificazioni vengono condotte lasciando i lieviti indigeni naturalmente presenti sull’uva, con interventi minimi ed assecondando il carattere annuale del vino. Quello che ne risulta sono dei vini freschi, piacevoli che preservano il gusto ricco e caratteristico del vitigno.
